sabato 19 maggio 2012

Il vecchio leader leghista, Bossi, non ne vuole sapere di lasciare la Lega

Bossi Che Guevara
Umberto Bossi, questo ladro di danaro pubblico in camicia verde ramarro nonche' leader della moribonda Lega Nord coinvolta col suo capo nell'inchiesta sul denaro pubblico e finanziamento ai partiti defraudato dal tesoriere del partito Belsito ed usato a menadito dal figlio di Bossi, Renzo, detto il Trota per i suoi divertimenti e passatempi di figlio viziato e scansafatiche, non vuole dimettersi dalla carica di segretario dopo consiglio da parte della maggiorparte del partito e dalla parte sana guidata da Roberto Maroni, probabile futuro segretario. Ok, sara' l'orgoglio di un uomo vecchio e malato, sara' perche' Bossi e' testa dura e crede ancora nell'inesistente Padania, e' proprio una fissazione la sua con la storia della Padania fatta bere a milioni di gonzi, sara' una tattica del partito a smentire tutte le voci che danno il leader prossimo a lasciare e depresso dopo aver ricevuto un avviso di garanzia ma al momento il capo e' ancora li' e si spera che nella Lega vi sia qualcuno che lo prenda per mano e lo butti fuori dalla porta perche' persona non gradita all'intero paese e non e' l'unica essendoci anche altri. Questi politici italiani sono cocciuti e monotoni, sono vecchi e non hanno morale, onesta'. Ce ne fosse qualcuno che dicesse, si, ho rubato soldi pubblici, e' colpa mia e mi faccio da parte. La gente e' stufa di voi politici, le solite facce, i soliti vecchi. Date spazio ai giovani, fatevi da parte e non siamo antipolitici se non vi vogliamo piu; siamo solo stanchi e facciamo pure a meno di Beppe Grillo Urlante, lui e' il vero antipolitico. La vera politica si fa senza urlare ed offendere gli avversari, vero Grilllo?

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